Può sembrare che ci siano differenze significative tra le generazioni quando si tratta di comportamenti come il bullismo e l’abbandono scolastico, ma è importante considerare diversi fattori.
Prima di tutto, la percezione può essere distorta dalla memoria. Ogni generazione tende a idealizzare il proprio passato e criticare quella successiva, dimenticando o minimizzando gli stessi problemi che potrebbero aver caratterizzato il proprio periodo giovanile.
Inoltre, l’evoluzione della tecnologia e dei media ha reso più visibili e immediati certi comportamenti. Ad esempio, il bullismo può sembrare più diffuso oggi perché può avvenire non solo di persona, ma anche online, dove è più visibile e può avere un impatto più esteso.
Inoltre, il contesto sociale e culturale influisce sui comportamenti giovanili. Cambiamenti economici, politici e sociali possono avere un impatto significativo sulle priorità e i comportamenti dei giovani.
Infine, è importante considerare che ci sono molti giovani impegnati attivamente per contrastare il bullismo e promuovere l’istruzione. Non tutti i giovani si comportano in modo negativo, e molti sono impegnati nel fare la differenza nella propria comunità.
L’INCLUSIONE
Quando si parla di inclusione, è importante evitare generalizzazioni e cercare di comprendere i fattori complessi che influenzano i comportamenti giovanili. Evitare le generalizzazioni è fondamentale per comprendere appieno la complessità dei comportamenti giovanili. Ogni individuo è influenzato da una serie di fattori unici, tra cui il contesto familiare, sociale, culturale ed economico. Comprendere queste sfaccettature può aiutare a sviluppare approcci più efficaci per affrontare le sfide come il bullismo e l’abbandono scolastico, promuovendo al contempo un ambiente più inclusivo e favorevole per i giovani.
L’inclusione va oltre il semplice inserimento in un contesto prestabilito; si tratta di ascoltare attivamente i giovani e coinvolgerli nel processo decisionale riguardo al loro ambiente e alle loro esperienze. Ciò significa dare loro voce e autonomia nella scelta del contesto che li fa sentire a proprio agio e che favorisce il loro sviluppo personale e accademico.
Ascoltare i giovani e lavorare con loro per creare un ambiente che rispecchi i loro bisogni e desideri può avere un impatto significativo sulla loro fiducia in se stessi, sulla motivazione e sull’impegno nell’apprendimento. Inoltre, favorisce un senso di appartenenza e di accettazione che è essenziale per il loro benessere emotivo e sociale.
Promuovere un approccio inclusivo richiede quindi di considerare le opinioni e le prospettive dei giovani in tutte le fasi del processo educativo e sociale, creando così un ambiente che li supporti pienamente nel raggiungimento del loro potenziale. E dopo questa lunga premessa, proviamo ad entrare in alcune storie.
“Se hai paura di tornare a scuola perché temi di essere picchiato, è importante affrontare immediatamente la situazione per garantire la tua sicurezza e il tuo benessere. Ecco alcuni passi che potresti considerare:
Parla con un adulto di fiducia: Rivolgiti a un genitore, un insegnante, un consulente scolastico o un altro adulto di fiducia per condividere le tue preoccupazioni. Esprimi apertamente le tue paure e spiega la situazione nel dettaglio.
Chiedi aiuto alle autorità scolastiche: Parla con il preside o un altro dirigente scolastico per segnalare la situazione. Le scuole hanno il dovere di garantire un ambiente sicuro per tutti gli studenti e possono prendere provvedimenti per affrontare il bullismo e proteggere chi ne è vittima.
Coinvolgi le risorse esterne: Potresti contattare un consulente psicologico o un’organizzazione che si occupa di prevenzione del bullismo per ricevere supporto e consulenza.
Esplora opzioni: Se senti che la tua sicurezza non può essere garantita nella tua attuale scuola, potresti considerare alternative come il trasferimento in un’altra scuola, non allontanarti o farti allontanare dall’istruzione che è un tuo diritto. Parla con i tuoi genitori e gli adulti di fiducia per valutare tutte le opzioni disponibili.
Ricorda che non sei da solo in questa situazione e che ci sono persone pronte ad aiutarti. È importante affrontare il problema il prima possibile per garantire la tua sicurezza e il tuo benessere”.